Giampaolo Galli Crescita economica e meritocrazia
28 ottobre 2022 ore 18.30
Via Cappuccio 5, Milano
IL LIBRO
Da oltre un quarto di secolo l’economia italiana ha smesso di crescere. Svalutazioni e accumulo di debito pubblico, le droghe con cui si era forzata la crescita dagli anni Settanta, non erano più disponibili. Per affrontare la competizione internazionale bisognava puntare sulla ricerca e sulla valorizzazione dei talenti. Invece, ad eccezione di un pugno di imprese manifatturiere che esportano, è in genere prevalsa la vecchia pratica delle raccomandazioni e delle sponsorizzazioni politiche per aver un posto di lavoro e per far carriera, e il merito è stato messo da parte. E il problema riguarda quasi tutti gli ambiti della società: le università, le pubbliche amministrazioni, la politica, la magistratura, le Asl, il mercato del lavoro e persino la selezione dei manager e la finanza. Al contrario di quanto prevede la Costituzione e, per «i capaci e i meritevoli», se partono svantaggiati, in Italia le opportunità restano scarse. Il tema della insufficiente considerazione del merito e degli incentivi distorti è il filo rosso che accompagna tutte le spiegazioni al cosiddetto «declino» economico italiano. Un primo passo per trovare soluzioni adeguate, è quello di avere piena coscienza dei problemi, che sono spesso, esplicitamente o implicitamente, negati.
(fonte: libreriauniversitaria.it)
CHI E’ L’AUTORE
GIAMPAOLO GALLI
Ha frequentato il liceo classico Cesare Beccaria e si è poi laureato con lode e dignità di pubblicazione in Economia politica presso l’Università Bocconi di Milano nel 1975. Ha conseguito il Ph.D. in economia nel 1980 presso il MIT, Massachusetts Institute of Technology, (Cambridge, Ma.), dove ha svolto attività di ricerca con Franco Modigliani e Robert Solow sulla teoria del rischio e i sistemi finanziari.
Nel 1979 ha svolto attività di ricerca presso il Fondo monetario internazionale, Washington. Fra il 1980 e il 1995, al servizio studi della Banca d’Italia si è occupato di mercato monetario, di ricerche econometriche e di previsioni economiche. Dal 1992 al 1995, come responsabile della Direzione internazionale del servizio studi della Banca d’Italia, si è occupato di relazioni monetarie internazionali all’interno dello Sme (Sistema monetario europeo) e con le altre principali aree. Ha inoltre rappresentato l’Italia in organismi internazionali, tra cui: Comitato monetario dell’Unione europea, Comitato di politica economica dell’OCSE, Comitato dei sostituti del G10.
Dal marzo 1995 al febbraio 2003 è stato capo economista di Confindustria. Dal marzo 2003 al gennaio 2009 è stato direttore generale dell’ANIA (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici). Fra il 1995 e il 2003 è stato: membro del National Institute of Economic Research (Londra); consulente della Commissione affari monetari e finanziari del Parlamento europeo sulle questioni della politica monetaria europea; membro del Emu Monitor di Francoforte; membro del gruppo di consulenti economici del Presidente della Commissione europea (Romano Prodi).
Dal 2003 al 2012 è stato consigliere del CNEL (Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro). Dal 2009 al 2012 è stato membro del consiglio di amministrazione de Il Sole 24 Ore, della Fondazione Mai e di Cerved. Dal febbraio 2009 al luglio 2012 è stato direttore generale di Confindustria. È stato inoltre docente incaricato di econometria, di politica monetaria, di politica economica e di economia e finanza internazionale presso l’Università Bocconi di Milano, La Sapienza di Roma e l’Università Luiss-Guido Carli di Roma. È autore di numerosi articoli su quotidiani e riviste scientifiche.
Dal febbraio 2013 al marzo 2018 è stato deputato nel gruppo del Partito Democratico. Il 6 marzo 2013 è avvenuta la proclamazione ufficiale dell’elezione da parte dell’ufficio elettorale circoscrizionale. Dal 26 marzo al 7 maggio 2013 è stato componente della Commissione speciale per l’esame di atti del governo; dal 7 maggio 2013 è stato componente della V Commissione (bilancio, tesoro e programmazione).
Il 18 settembre 2018, su proposta del rettore Franco Anelli e di Carlo Cottarelli, è stato nominato vice direttore dell’Osservatorio dei Conti Pubblici presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È docente incaricato di Economia Politica presso Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma). È inoltre Senior Fellow della School of European Political Economy della LUISS (LUISS-SEP).
(Fonte: Wikipedia)
I DISCUSSANT
TITO BOERI
Figlio del neurologo Renato Boeri e dell’architetto Maria Cristina Mariani Dameno, fratello di Sandro e di Stefano, rispettivamente giornalista e architetto, si è laureato in Economia nel 1983 presso l’Università Bocconi, dove in seguito è stato docente ordinario e prorettore per la ricerca.[4]. Nel 1990 ha ottenuto il dottorato di ricerca in economia alla New York University. Nell’università milanese è stato il primo professore a introdurre un corso interamente in lingua inglese.
Professore ordinario di economia del lavoro, svolge le proprie attività di ricerca presso l’IGIER dell’Università Bocconi. È stato direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, istituzione volta a promuovere la ricerca nel campo della riforma dei sistemi di welfare e dei mercati del lavoro in Europa, fino al momento della sua nomina a presidente dell’INPS.
È stato consulente del Fondo monetario internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione europea e del governo italiano, nonché senior economist all’OCSE dal 1987 al 1996. È inoltre research fellow del CEPR, del William Davidson Institute dell’Università del Michigan, del Netspar dell’Università di Tilburg e dell’IZA – Institut zur Zukunft der Arbeit (Istituto per il Futuro del Lavoro) a Bonn. È membro del Consiglio della European Economic Association.
Ha collaborato con Il Sole 24 Ore, La Stampa e poi la Repubblica. Con il contributo di altri economisti, tra i quali Pietro Garibaldi, ha fondato i siti lavoce.info (rivista online su cui si confrontano le opinioni sull’economia italiana e internazionale) e Voxeu.org, ed è direttore scientifico del Festival dell’economia di Trento.
Il Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2014 lo ha nominato presidente dell’INPS[1], ha continuato la sua carica di presidente fino al 16 febbraio 2019, quando il Governo Conte I lo sostituisce con Pasquale Tridico.
Il 6 giugno 2019 riprende a collaborare con il quotidiano la Repubblica.[5]
(Fonte: Wikipedia)
Marco Santambrogio
Marco Santambrogio ha insegnato Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Parma e l’Università San Raffaele di Milano. È socio fondatore della European Society for Analytic Philosophy (ESAP) e della Società Italiana di Filosofia Analitica (SIFA). Le sue ricerche nell’ambito della filosofia analitica riguardano la filosofia del linguaggio, la semantica dei mondi possibili, il riferimento e la teoria della verità; si è occupato anche di filosofia morale e delle questioni del merito e delle uguali opportunità, collaborando con il “Forum della meritocrazia”. Ha scritto numerosi contributi per riviste scientifiche italiane e internazionali, come “The Journal of Philosophy”, “Nous”, “Synthese”, “Dialectica”. Tra le sue opere recenti: Forma e oggetto (Milano1992); Chi ha paura del numero chiuso? (Roma-Bari 1997); Manuale di scrittura non creativa (Roma-Bari 2006); Come si scrive un saggio (Roma-Bari 2015, ebook); Come si risponde a un’argomentazione (Roma-Bari 2015, ebook); Il complotto contro il merito (Roma-Bari 2022).