Remo Danovi Il diritto degli altri

Remo Danovi

3 novembre 2022 ore 21

Via Cappuccio 5, Milano

Remo Danovi
Remo Danovi

IL LIBRO

L’opera illustra la storia dei doveri decaloghi regole e comandamenti posti agli avvocati e alla funzione difensiva dall’antichità e ripercorre la nascita e gli sviluppi delle regole deontologiche fino alle attuali codificazioni. Il risultato è nel recupero dell’aspetto giuridico della deontologia non più tributaria di etica e morale ma valore autonomo che assicura il riconoscimento e il rispetto degli altri il diritto degli altri. L’autorevolezza dell’Autore che per decenni ha dedicato molteplici energie alla deontologia forense considerato il vero protagonista della materia nell’Italia contemporanea la nuova tipologia di approccio e la completezza di argomentazioni rendono il volume un unicum nel panorama editoriale. Un dettagliato Indice dei nomi completa il volume. Come sottolineato nella prefazione di Antonio Padoa Schioppa “il libro costituisce la summa dell’impegno coerente di una vita per affrontare consapevolmente le sfide dell’avvocatura nella società di oggi e per illustrarne la storia una storia che le pagine di Remo Danovi rivelano densa di risonanze e di insegnamenti ancora attuali”.

Fonte: libreriauniversitaria.it

CHI E’ L’AUTORE 

Remo Danovi (Milano, 6 febbraio 1939) è un avvocato e giurista italiano, già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

Figlio d’arte in campo giuridico, si laurea magna cum laude nel 1961 presso l’Università degli studi di Milano e diventa avvocato nel 1963. È sposato con la nota esperta di Diritto di famiglia Anna Galizia. Il figlio Filippo è professore ordinario di Diritto all’Università Bicocca di Milano, e il figlio Alessandro è professore associato di Economia presso l’Università degli Studi di Bergamo e docente presso l’Università Bocconi di Milano.

Fonte: Wikimilano

Discussant

Umberto Ambrosoli

Umberto Ambrosoli ha conseguito la maturità classica presso il liceo serale di Milano[1] e si è laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano con una tesi dal titolo «La criminalità informatica nel sistema bancario italiano – Profili criminologici», divenendo poi avvocato penalista specializzato nel diritto penale dell’economia. È sposato e ha tre figli.[2] È stato nominato dalla Banca d’Italia in tre comitati di sorveglianza in procedure di rigore relative ad istituiti e società lombarde, nonché dal Tribunale di Bergamo come Rappresentante comune degli obbligazionisti in relazione ad una emissione obbligazionaria triennale di un primario istituto di credito.

Nel 2009 ha pubblicato il libro Qualunque cosa succeda, che narra la vicenda del padre, l’avvocato Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, assassinato l’11 luglio 1979 da William Joseph Aricò, un sicario assoldato dal banchiere Michele Sindona. Nel 2010 il libro è stato vincitore del premio Tiziano Terzani[3][4] e, precedentemente, del premio Capalbio.[5] Nel novembre del 2009 ha altresì ricevuto il premio Laureato Benemerito da Algiusmi,[6]l’associazione dei laureati in giurisprudenza dell’Università Statale di Milano.

Dal 2009 al 2012 è editorialista del Corriere della Sera. Nel 2011 diventa membro del comitato di esperti per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata sul territorio milanese, presieduto da Nando dalla Chiesa.[7] Sempre nel 2011, all’atto di costituzione dell’Associazione Civile Giorgio Ambrosoli, assume la carica di presidente onorario.[8] Nel 2012 diviene Consigliere di amministrazione di RCS SpA.

Nel 2015, con il libro Coraggio, ha vinto il Premio della Fondazione Vincenzo Padula.

Nel gennaio del 2017 viene nominato Presidente della Banca Popolare di Milano SpA. Nello stesso anno ha contribuito alla realizzazione della serie televisiva “Liberi Sognatori”, trasmessa da Mediaset nel gennaio 2018 ed avente ad oggetto quattro storie esemplari di impegno civile (Libero Grassi, Mario Francese, Renata Fonte, Emanuela Loi).[2] Dal 2017 al 2021 cura la rubrica Norme & Tech sul Corriere dell’Innovazione (mensile del Corriere della Sera). Nell’aprile del 2018 viene nominato presidente di Banca Aletti SpA e nel 2019 della Fondazione Banca Popolare di Milano ETS.

Attività politica

L’8 novembre 2012, raccogliendo l’istanza proveniente da ampi strati dalla società civile lombarda, ha avanzato la propria candidatura alla presidenza della Regione Lombardia nelle elezioni anticipate del 2013 per la lista Patto civico per la Lombardia,[9] sostenuto da una coalizione di movimenti civici e partiti di centro-sinistra(PD, SEL, IdV, PSI).[10]

Fonte: Wikipedia

Angelo Ciancarella

è un giornalista professionista